198 centimetri di generosità e spirito di sacrificio. Daan Hoole lo abbiamo sempre ammirato sacrificarsi per i compagni di squadra, basti vedere il grande lavoro fatto per Mads Pedersen in questa prima parte di Giro d’Italia 2025, a prendere vento in faccia oppure a scortarlo nelle prime posizioni del gruppo. Quando arrivano le prove contro il tempo, però, la Lidl Trek gli lascia solitamente la libertà di andare a caccia del colpaccio. Oggi, all’ombra della Torre Pendente di Pisa, Hoole ha sfruttato la sua chance e si è iscritto all’albo dei vincitori di tappa al Giro.
Il tracciato si adattava perfettamente alle sue lunghe leve, ma contro si ritrovava ad avere specialisti che lo avevano quasi sempre battuto, Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), vincitore a Tirana, e il campione europeo Edoardo Affini (Visma | Lease a Bike). Stavolta, però, il più forte di tutti è stato lui, volando a 52,8 km/h di velocità media dalle mura di Lucca a Piazza dei Miracoli a Pisa. E pensare che per un attimo sembrava fosse destinato al 2° posto, visto che Tarling, al primo intermedio di Pontetetto, gli aveva rifilato 17”, salvo poi cedere alla distanza e arrivare dietro al gigante olandese di 7 secondi.
Daan Hoole domina la cronometro di Pisa
A rendergli meno snervante l’attesa dell’arrivo di tutti gli altri corridori ci ha pensato la pioggia, che ha condizionato fortemente la prova dei big della generale, togliendoli di fatto dalla lotta per la vittoria di tappa. “Il più forte di tutti, Tarling, ha però corso nelle mie stesse condizioni, quindi credo di essermela guadagnata questa vittoria” ha precisato giustamente Hoole.
La strada bagnata, in effetti, ha indotto ad un’elevata cautela gli ultimissimi corridori scesi in strada. In un certo senso Primož Roglič può ringraziare di aver perso qualche posizione in classifica domenica sugli sterrati, perché oggi è riuscito a farsi almeno la prima parte di cronometro all’asciutto, al contrario di tutti i corridori che occupavano la Top 5 in classifica generale, compresi Juan Ayuso e la Maglia Rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), investiti dall’inizio alla fine dal temporale.
Alla fine lo sloveno ha recuperato 19” ad Ayuso, 28” al sorprendente Simon Yates (Visma | Lease a Bike), 38” ad Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che rimane comunque al 3° posto parziale, 1’07” a Del Toro, sempre in Maglia Rosa, 1’33” a Giulio Ciccone (Lidl Trek), scivolato all’8° posto, 1’37” a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e 1’43” a Egan Bernal (Ineos Grenadiers), scivolato nelle prime fasi della prova. Roglič è così già risalito in Top 5 e ora dovrà vedersela con UAE Team Emirates-XRG che ha 4 corridori nei primi 7 della classifica, visto che oltre a Del Toro e Ayuso ci sono anche Brandon McNulty e Adam Yates al 6° e 7° posto. Ora dovrà trovare un modo per staccarli tutti. Magari facendosi qualche alleato.